Paolo Canevari

Goød Year

la sottile linea dell’Umbria

Musei Nazionali di Perugia
Direzione regionale Musei nazionali Umbria

Area archeologica di Carsulae

Paolo Canevari
Goød Year

dal 12.07.2024 fino al 6.10.2024

Non è facile per una persona abbracciare la carriera dell’artista quando in famiglia vanta grandi maestri del disegno, della pittura, del mosaico e, soprattutto, della scultura. Questo è accaduto a Paolo Canevari, erede di generazioni di celebri autori di monumenti pubblici, come i mosaici parietali della piscina del Foro Italico realizzati da Angelo Canevari o il monumento ai caduti di Pistoia, opera di Silvio Canevari. Questo elenco, che conduce fino ad Angelo Enrico, scomparso ad Amelia nel 2014, non ha impedito a Paolo di trovare una propria strada e conquistare l’attenzione di critici, galleristi e collezionisti fin dalla fine degli anni Ottanta, quando sceglie di lavorare con materiali inediti, prodotti dall’industria automobilistica. A caratterizzare la sua ricerca è fin dagli esordi la manipolazione di camere d’aria, copertoni e bitume o olio da motore, che nelle mani di Canevari assume un’attitudine drammatica, a metà tra la tragedia e la commedia. Pur affrontando in alcuni casi temi sostanziali come il rapporto tra le religioni o l’assurdità dei conflitti, l’artista non rinuncia mai a sottendere una certa ironia, che innesca il corto circuito di un ragionamento di cui spesso è complesso cogliere i confini. È proprio in queste aporie che si annida il valore dell’arte contemporanea, che con Paolo Canevari non teme di confrontarsi con iconografie e motivi assoluti, come il Colosseo. A Carsulae ne vediamo esemplari di diverse dimensioni, ricavati dalla manipolazione di copertoni, svuotati del loro peso e della loro funzione. Canevari ha la capacità di vedere forme classiche anche in oggetti quotidiani, che attraverso gesti semplici riesce ad estrarre dalla loro precaria durata per elevarli ad una dimensione eterna. Accade lo stesso nella scritta luminosa di un celebre marchio di ruote, che si trasforma in una preghiera, dove in modo sottile e convincente Canevari riesce a cogliere il nesso profondo tra Dio e il Bene. Il fascino del suo lavoro risiede nella sua capacità di produrre mondi concettuali infiniti attraverso piccoli scarti nella materia, che nelle sue mani si rende disponibile a cambiare identità.

L’artista

Paolo Canevari (Roma, 1963) è noto per l’utilizzo di differenti media, quali disegno, video, scultura e installazioni. Scopo dell’artista è convertire lo stato passivo della mente in atto energetico e creativo. Il suo lavoro è legato alla riflessione sull’impermanenza dell’arte, sul significato della scultura e sulla relazione dell’opera con il contesto sociale contemporaneo.

Fin dai primi anni ’90 adotta come materiale d’elezione la gomma degli pneumatici e il colore nero, sviluppando una personale ricerca tesa alla rivisitazione del quotidiano e degli aspetti più intimi della memoria: vi si sovrappongono simboli e icone, cultura pop, rappresentazione storica e coscienza politica.

Il luogo

AREA ARCHEOLOGICA DI CARSULAE

La città nacque lungo la via Flaminia: gli scavi hanno riportato in luce una grande quantità di monumenti e di strutture edilizie, oltre ad una serie di iscrizioni, dalle quali si ricava l’immagine di un municipio ricco e politicamente attivo, i cui abitanti erano retti da magistrature importanti e si riunivano in associazioni di categoria.

Della fase repubblicana restano tracce recuperate nello scavo delle sostruzioni dei templi del foro. Il definitivo assetto urbanistico risale però ad età augustea, quando la città ottenne la costituzione municipale e fu assegnata alla tribù Clustumina.

Orari di apertura

Area archeologica
da martedì a domenica: ore 8:30 – 19:30 (ultimo ingresso ore 18:30)

Biglietteria
da martedì a domenica: ore 8:30 – 13:00 e 14:00 – 18:30
chiuso il lunedì

Indirizzi

Strada di Carsoli, 8 – 05100 Terni

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