NADIA GALBIATI

LUOGHI
OPENING 24 FEBBRAIO 2018 ORE 18.00 FINO AL  AL 13 APRILE 2018

a cura di S. Bartolena e G. Ferlisi

C’è un senso dell’esistenza nascosto dietro l’angolo. Percezione, immagine, memoria, illusione, rispecchiamento: è lì che nasce l’enigma del rapporto tra copia e idea, tra realtà e apparenza, tra forza e vulnerabilità, tra utopia e caparbia resistenza della materia. È nell’angolo più stretto dell’idea che può affiorare l’epifania di una bellezza, la magia d’una poesia incisa su gabbie e lastre di metallo. Ed è lì che inizia la ricerca di Nadia Galbiati: dall’analisi dello spazio reale, da architetture moderniste e razionaliste, emerge la spinta per cui si innesca un concetto di scultura in grado di collegare l’algida materialità delle sue strutture con la loro capacità di metamorfosi estetica, nell’assemblaggio di opportune installazioni site specific. Le linee che, incontrandosi, generano un rifugio, racchiudendo una porzione primaria di spazio e originando il limite di una proiezione di due rette verso l’infinito, diventano struttura architettonica basilare, suscitatrice di inganno e seduzione, di proiezione prospettica verso punti di fuoco lontani e irraggiungibili: è la dimensione in cui si infrangono le ombre parlanti dell’assoluto, nascosto sempre troppo oltre. Le pareti e i muri dell’architettura razionalista generano solo le direttrici del pensiero, lungo le quali si smarrisce uno sguardo teso ad inseguire un immaginario in cerca di icone mentali e proiezioni emotive.

Gianfranco Ferlisi

 

 La Galleria E3 Arte Contemporanea è lieta di comunicare la mostra personale di Nadia Galbiati, dal 24 Febbraio al 13 Aprile . La mostra accompagnata da catalogo è un secondo capitolo dell’esposizione / installazione inaugurata il giorno 11 Dicembre 2017 al museo MAM di Mantova , Luoghi prosegue il suo percorso in galleria in via Trieste 30 a Brescia . …Nella sua ricerca Nadia Galbiati esplora il disegno architettonico come codice linguistico, traducendolo in sculture e installazioni dalla forte personalità. La Galbiati affronta il tema della percezione dello spazio e dell’ambiente che ci circonda, inteso anche come luogo urbano. Le sue eleganti strutture geometriche traducono in astrazione la realtà architettonica attuale, rinnovando e portando nella contemporaneità una riflessione sui temi della forma- quadrato, del rigore armonico delle parti e del dialogo tra oggetto e spazio che affonda le radici nel Bauhaus e nel Costruttivismo.

Con la sua materia d’elezione – il ferro – Nadia Galbiati costruisce forme geometriche potentemente evocative, che conservano un’inaspettata leggerezza e una personalissima poesia pur nella loro severa regolarità: opere che raccontano le nostre città, i nuovi codici urbani attuali, i luoghi dell’oggi, spostandoli su un piano senza tempo, assoluto e universale.

Simona Bartolena