LANDSCAPE

11 DICEMBRE 21 GENNAIO

Dal 11 dicembre 2021 al 21 gennaio 2022 la galleria E3 Arte Contemporanea presenta una selezione di opere dedicate al landscape.

Gli artisti esposti :Paolo Canevari, Serse, Arturo Vermi,Claudio Orlandi ,Nadia Galbiati, Antonio Marchetti Lamera.

La selezione delle opere in questa mostra modificano l’idea tradizionale del landscape,attraverso i concetti di spazio e tempo, il paesaggio diventa interiore,razionalizzato,decostruito e reso essenziale.

Il tema affrontato il landscape è inteso sopratutto come luogo e spazio mentale, una nuova prospettiva ideologica attenta anche alla situazione ambientale odierna

Come gli scatti fotografici di Orlandi , realizzati ai teli tecnici di protezione dei ghiacciai. Questi teli sono immortalati riversi come drappi su un proscenio. Le stampe, in dimensioni panoramiche servono ad amplificare questa sensazione di engagement con l’osservatore.

I landscape di Paolo Canevari sono da lui raccontati:

La serie di questi ultimi lavori si basa sull’uso di un materiale come punto di partenza per l’interpretazione dell’opera. In questo caso le macchie di olio esausto da motore di automobili, quintessenza dell’inquinamento, diventano un paesaggio per osmosi su pagine di vecchi libri. La mia è una riflessione sull’inquinamento in senso ampio. L’inquinamento della natura, ma anche quello delle notizie e del pensiero. La macchia che pian piano copre la nostra vita, e inquina il nostro quotidiano”.

I paesaggi di Serse sono attimi di natura, momenti improvvisi che sembrano destinati a sparire e modificarsi nel giro di un istante. L’artista ha insistito per giorni sul loro aspetto, fissando un’immagine che paradossalmente sembra sfuggire al nostro sguardo ma entrano direttamente nel nostro cuore come emozione sensoriale personale.

Importante l’indagine dei macro dettagli di Nadia Galbiati ,le sue opere intendono creare nuovi luoghi in cui far vivere l’esperienza percettiva, fisica e concettuale del rapporto tra pieno e vuoto ,cercando di dare vita a un luogo esperienziale e relazionale.

Le ombre soffuse di Antonio Marchetti Lamera sono frammenti di paesaggio che si celano ,diventano velati accenni di un ombra aniconica che dematerializza la forma rendendola impalpabile ed eterea.

Il paesaggio degli anni 1960 di Arturo Vermi cerca una calma ,un silenzio ,uno spazio bianco non per riempirlo ma per cercare uno spazio come un isola dove indicare il paesaggio essenziale interiore .

Il progetto perciò costituisce il pretesto per andare oltre all’aspetto visivo , portando a riflessioni e considerazioni più ampie ed articolate rispetto alla semplice esperienza contemplativa,dunque paesaggio non solo come tipologia artistica, ma come mezzo di analisi, carico di nuovi valori, in stretto dialogo con il presente.