Bruno Ceccobelli
Doppia luce
Opening 11 maggio 2019 ore 18:00, fino al 27 giugno 2019
a cura di Alberto FIz
E3 Arte Contemporanea inaugura a Brescia, sabato 11 Maggio 2019, alle ore 18:00 la mostra personale di Bruno Ceccobelli Doppia luce a cura di Alberto Fiz.
L’esposizione è composta da opere del 2014 Pupille e Iridi ed una selezione di lavori dall’ 85 al 90.
….Ceccobelli va incontro ad un processo di continua trasformazione dove l’opera d’arte si sviluppa nella sua autonomia attraverso frammenti numerici, rituali simbolici, calligrafie impreviste, e meccanismi compositivi non convenzionali. Un’alchimia che passa attraverso l’uso di materiali differenti quali piombo, cenere, zolfo, cera. Ma anche fibra di carbonio, cartone, malta, tessuti o pennelli sporchi di colore. Tutti questi vanno incontro ad una continua metamorfosi secondo un processo duplice dove l’artista affianca gli strumenti della propria ricerca di cui diventa complice. La pittura slabbrata, ferita, contaminata, non solo transita da un materiale all’altro, ma si adagia su ogni possibile supporto tridimensionale, spesso simile ad un objet trouvé, come nel caso delle icone o dei retablo con cerniere a vista uscite da qualche cantina o arrangiate in maniera piuttosto approssimativa.
Ciò che conta è sfuggire dall’anonimato, dalla convenzionalità innocua della rappresentazione, così come dalla disposizione formalista degli elementi. Per Ceccobelli l’opera d’arte non è una tautologia ma una “tuttologia” dove il deposito della pittura è caratterizzato da trascinamenti, smarginature, devianze e sconfinamenti rispetto ad un immaginario che si distanzia dal citazionismo: “Le figure devono superare se stesse addentrandosi profondamente nel pozzo invisibile”.
Nell’imprevisto dell’apparizione, si consuma l’accadimento che interrompe il flusso quotidiano creando un cortocircuito della visione da cui scaturiscono schegge differenti di luoghi lontani.
L’opera dell’artista umbro viaggia sottotraccia, tende ad inabissarsi, come appare evidente osservando le opere che appartengono a due cicli del 2014 Iridee Pupilla. In quest’ultimo caso il catrame, disposto circolarmente, azzera i colori e rende omaggio alla “potenza creatrice del non visto”, al potere dell’assenza e dell’essenza.
Ceccobelli celebra il nero che da sempre appartiene al suo bagaglio espressivo (Luce nera, per esempio, è un grande lavoro del 1985). Un nero (un buco nero?) pregno che contiene la luce, anzi la doppia luce e collassa per eccesso di luminosità. La materia contiene il tutto e colma le mancanze del pensiero. Non a caso al centro di Iridee Pupillacompare, talvolta, un piccolo specchio, simbolo dell’immaginazione e dell’autoriflessione che assorbe il nero e riflette il reale azzerando i colori. Il mondo esterno, depotenziato dalle apparenze, è alle nostre spalle con il suo bagaglio di memoria che ci segue. Di fronte la verità della nostra coscienza.
dal testo del Catalogo a cura di Alberto Fiz