Gianfranco Zappettini

Gianfranco Zappettini è nato nel 1939 a Genova. Vive e lavora a Chiavari.

Nel 1962, Gianfranco Zappettini  tiene la sua prima personale a Palazzetto Rosso di Genova ed entra nello studio genovese dell’architetto tedesco Konrad Wachsmann e assieme al pittore tedesco Winfred Gaul frequenta l’ambiente artistico in Germania e Olanda.

Nel 1971 è invitato alla mostra “Arte con- creta” al Westfälischer Kunstverein di Münster, a cura di Klaus Honnef. Espone nelle principali mostre sulla situazione della Pittura di quegli anni: “Tempi di percezione” (Livorno, 1973), “Un futuro possibile. Nuova Pittura” (Ferrara, 1973), “Geplante Malerei” (Münster e Milano, 1974), “Analytische Malerei” (Düsseldorf, 1975), “Concerning Painting…” (itinerante in vari musei olan- desi, 1975-1976).

Nel 1977 Gianfranco Zappettini è invitato a “documenta 6” di Kassel e nel 1978 è presente alla mo- stra “Abstraction Analytique” al Museo d’Arte Moderna di Parigi. Di recente si è concentrato sul valore metafisico della trama e dell’ordito. Nel 2007, la Fondazione VAF-Stiftung di Francoforte gli ha dedicato un’imponente monografia a cura di Volker Feierabend e Marco Meneguzzo. Tra le recenti mostre collettive vanno ricordate “Pittura analitica. I percorsi italiani. 1970-1980”, Museo della Permanente (Milano, 2007), “Pittura aniconica”, Casa del Mantegna (Mantova, 2008), “Analytica”, Annotazioni d’Arte (Milano, 2008), “Pensare pittura”, Museo d’Arte Contem- poranea di Villa Croce (Genova, 2009), “Analytische Malerei”, Forum Kunst (Rottweil, 2011). Tra le personali dedicategli in quasi cinquant’anni di attività da spazi pubblici e privati, vanno al- meno citate quelle tenute al Westfälischer Kunstverein (Münster, 1975), all’Internationaal Cultu- reel Centrum (Anversa, 1978), al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce (Genova, 1997), al CAMeC-Centro d’Arte Moderna e Contemporanea (La Spezia, 2007), al Forum Kunst (Rottweil, 2007, con Paolo Icaro), al Lucca Center of Contemporary Art (Lucca, 2012), al Janus Pannonius – Vasarely Museum (Pécs, 2015).