ELISA CELLA
a cura di Alberto Rigoni
Elisa Cella arriva da approfonditi studi di matematica e immaginava, fino a quel “certo punto della sua vita”, di dedicare mente e anima a quella disciplina. Lì esistono interi mondi di indagine governati da regole ben definite – ciascuno le proprie – in cui tuttavia la creativitàgioca un ruolo determinante.
I grandi matematici, oltre a un’ossessiva tenacia, hanno tutti una bella riserva di creatività, che utilizzano nel contesto di un codice per trovare soluzioni. Non èstrano, anzi sembra un naturale “effetto collaterale”di questa ricerca, che Cella abbia prodotto fin da subito, in parallelo a lettere e numeri, i cerchi di varie dimensioni e all’apparenza perfetti – pur senza esserlo davvero, perché fatti a mano.
Non si tratta degli schizzi di chi vive d’altro, né degli scarabocchi per quanto pregevoli di chi è soprappensiero: essi appaiono già da una prima osservazione come il complemento manuale più ovvio di chi già lavora in un modus operandi in cui sistemazione e creazione risultano inscindibili.